LA FORMA DELLE RETI

Museo della tecnologia Leonardo da Vinci - Milano - 13 luglio / 29 agosto 2010
Mostra collettiva a cura di Alessandro Mantovani- Catalogo Stradedarts

1 chiostro rinascimentale - 18 writers - 24 ore di maratona - 170 metri quadrati di graffiti
più di 1000 partecipanti all’inaugurazione

La città è l’arena creativa della Street Art, che ne colora gli scenari attraverso il chiassoso silenzio delle sue creazioni. Al tempo stesso le metropoli sono pervase da una struttura silenziosa e quasi impercettibile: la rete, il complesso sistema di connessioni che governa la società, fra tecnologia e comunicazione. La mostra La Forma delle Reti nasce dall’incontro tra 18 Street Artists dell’Associazione Stradedarts e lo staff del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, soggetti solo apparentemente distanti, chiamati a relazionarsi con le molteplici interpretazioni del concetto di rete. Writers e Street Artists collaborano con il Museo per raccontare il loro punto di vista e guardare in modo nuovo ciò che quotidianamente ci circonda.




Origine della rete - cm 200 X 200, tecnica mista su tela, 2010




Comunicato Stampa:

LA STREET ART AL MUSEO CON UNA MARATONA DI 24 ORE E UNA MOSTRA

Il Museo e l’Associazione Stradedarts si rivolgono ai writers per dare forma al concetto di rete e raccontare come si relaziona con l’individuo.
Milano, 27 maggio - La Street Art arriva al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia attraverso una mostra, La forma delle reti, che si terrà nel Chiostro del Museo dal 13 luglio al 29 agosto. L’esposizione è composta da una selezione di circa 40 opere realizzate su supporti di materiale diverso. In occasione dell’inaugurazione partirà una maratona di 24 ore per la realizzazione di graffiti lungo tutte le pareti del chiostro cinquecentesco del Museo. Tema della mostra, curato dal Museo, è il concetto di rete, fondamentale nella storia e nell’attualità della tecnologia. Il progetto prevede che gli artisti di Stradedarts, nella fase di ideazione delle opere, vivano in prima persona il Museo e incontrino il suo staff per tradurre e declinare insieme il tema della mostra. La rete è una chiave di accesso importante per comprendere la tecnologia e le collezioni del Museo, si tratta di un elemento costitutivo della nostra quotidianità che tuttavia diventa sempre più invisibile: nascosto dall’uomo stesso o reso intangibile dall’evoluzione tecnologica. Le reti sono ovunque ma non esiste un occhio per vederle. Esistono tante tipologie di reti, afferenti a diversi settori tecnologici e della società: reti di trasporto di persone e merci, reti per la fornitura dei servizi di base, reti relazionali, reti afferenti alle mondo delle telecomunicazioni, al mondo economico, all’urbanistica, etc. Sono proprio i writers, artisti metropolitani per eccellenza, abituati a muoversi in un contesto in cui le reti sono dense e molto presenti a diventare per il Museo l’interlocutore ideale per elaborare questa complessa riflessione dando forma al concetto di rete e alla sua relazione con l’individuo. La Street Art in Italia, a tre decenni dalla sua comparsa come fenomeno sociale e culturale, ha ormai guadagnato, tramite le sue influenze sulle arti visive, una rilevanza unica nel panorama della creatività contemporanea. I Graffiti influenzano la grafica pubblicitaria, le campagne di marketing, il gusto di migliaia di persone di tutte le età e ceti sociali. L’arte contemporanea con tutte le sue forme di espressione trova spazio all’interno di un museo tecnico-scientifico: un’opportunità per dialogare con il pubblico in modo innovativo e fornire punti di vista nuovi e differenti attraverso la sperimentazione e contaminazione tra temi, forme e linguaggi. Infatti, se da un lato l’arte, così come la scienza, vuole narrare, catturare e rappresentare la realtà, dall’altro ha la capacità di accorciare la distanza che a volte separa scienza e tecnologia dalla società. L’Associazione Stradedarts rappresenta i migliori writers italiani legati al mondo della Street Art che hanno deciso di dipingere anche su tela, entrando quindi nelle più importanti gallerie e musei nazionali e internazionali. La Street Art è da considerarsi uno dei linguaggi creativi più innovativi e una delle correnti artistiche più alternative, universali e vicine al mondo dei giovani. Il fine che si pone Stradedarts è quello di rendere visibili al vasto pubblico tutti quei talenti che, artisticamente nati per strada, sono riusciti a emergere diventando un riferimento artistico positivo per molti giovani, diffondendo le loro forme d’arte sperimentali. I writers che  fanno parte di Stradedarts sono esponenti della cultura urbana che hanno già partecipato a numerose mostre sia nazionali che internazionali ed espongono le proprie tele in musei e importanti gallerie d’arte contemporanea.







Il Museo come luogo di incontro

di Fiorenzo Galli
Direttore Generale - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci

La Street Art “contamina” con le sue forme, i suoi slogan e i suoi colori, il chiostro cinquecentesco del Museo attraverso la mostra “La Forma delle Reti”. Contaminazione e sperimentazione sono parole chiave della mostra il cui tema, il concetto di rete si fonde con la collezione del Museo richiamando un elemento costitutivo della nostra quotidianità: reti per il trasporto di persone e merci, reti per la fornitura dei servizi di base, reti relazionali, reti per il mondo delle telecomunicazioni, il mondo economico e l’urbanistica, etc. La rete rappresenta l’arena creativa di writers e street artists, giovani che, artisticamente nati per strada e abituati a muoversi in un contesto in cui le reti sono dense e molto presenti, diventano un riferimento positivo per la diffusione di forme d’arte sperimentali. Sotto il generico nome di “Street Art” sono racchiuse varie modalità di espressione artistica, tutte accomunate dal loro legame con il contesto urbano, che le rende fruibili da tutti. La Street Art ha una grande incidenza sociale per l’ampia capacità di diffusione: fa riflettere e stabilisce un diverso rapporto artista-spettatore, più intimo, diretto e libero. Per sua stessa natura, rappresenta un vero e proprio mezzo di comunicazione: attraverso l’uso delle tecniche più disparate diviene portatrice di messaggi, chiamando direttamente in causa lo spettatore. È attraverso questo linguaggio che il Museo parla ai suoi pubblici con un approccio interdisciplinare e trasversale che possa essere stimolante sia per i visitatori che per gli artisti che, nella fase di ideazione della mostra, hanno vissuto il Museo e incontrato il suo staff entrando in contatto con il concetto di rete nelle sezioni espositive e nei laboratori interattivi realizzati grazie a una “rete” di competenze. L’arte, così come la scienza, vuole narrare, catturare e rappresentare la realtà, e possiede la capacità di accorciare la distanza che a volte separa scienza e tecnologia dalla società. La strada e la rete sono entrambi luoghi aperti, spazi d’incontro: qualsiasi messaggio o immagine contenuto dalla strada arriva a chiunque la percorra. Allo stesso modo, le reti, siano esse afferenti a settori tecnologici e della società, costituiscono un insieme infinito di vie e messaggi sul quale tutto può mostrarsi al pubblico. Con questa mostra il Museo si fa piazza, strada, luogo d’incontro, lasciando campo libero a giovani artisti che “invadono” i suoi spazi con forme multicolori. Oggi la società riconosce ai musei tecnico-scientifici un ruolo fondamentale: concorrere a sviluppare la “cittadinanza scientifica”. Con questa espressione si intende la consapevolezza e il complesso delle competenze minime, utili per comprendere le implicazioni della scienza e della tecnologia nella vita quotidiana, partecipando alla preparazione di un futuro più condiviso con le nuove generazioni. Soddisfare questo bisogno sociale è ormai una necessità a cui il Museo risponde ponendosi come luogo di dialogo e confronto, accessibile a tutti, operando come un laboratorio di sperimentazione e contaminazione tra temi, forme e linguaggi che si rinnovano nel tempo.





Raptuz, Vittorio Sgarbi, KayOne, Gatto Nero, durante la maratona di 24 ore di Graffiti, ore 04.12





Catalogo La forma delle reti
Edito da: Stradedarts - www.stradedarts.it
Prezzo: Euro 20,00




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