STREET ART, SWEET ART
Milano, Padiglione d’Arte Contemporanea - 7 marzo / 25 aprile 2007
Mostra collettiva a cura di Alessandro Riva - Catalogo Skira
KayOne
viene invitato ad esporre i suoi lavori in occasione di un’importante mostra collettiva dei talenti più interessanti della street art italiana che contribuirà a legittimare il valore estetico del writing, nel sistema dell’arte “ufficiale”. La mostra, voluta dall' Assessore alla Cultura di Milano Vittorio Sgarbi, inaugurerà il 7 marzo 2007 al PAC di Milano, il più prestigioso spazio espositivi per l’arte contemporanea in Italia. Il logo della mostra è stato realizzato da KayOne (citazione del marchio storico di Spray Krylon).
Comunicato Stampa:
Un’arte che ha le sue radici nel writing storico e nell’estetica della bomboletta spray, ma che si nutre anche di idee nuove e di nuove forme di comunicazione diffusa, delle tecniche di “guerrilla marketing” come dei linguaggi e delle tecniche più nuove, dagli stickers agli stencil alle tante forme di “disordinazione urbana” presenti ormai ovunque nelle città di oggi. Una generazione di artisti , sospesa tra cultura hip-hop e iper-pop abituata ad applicare la propria creatività nelle pubblicità, sulle copertine di dischi, sui manifesti, nelle strade e nell’abbigliamento. Molti delgi artisti presenti in mostra appartengono alla primissima generazione di writers italiani, come Atomo, Airone, KayOne, Rendo, Mambo, Led, Basik, ciascuno dei quali ha elaborato, col tempo, un linguaggio fortemente originale: chi con un’evoluzione in senso plastico, come Joys e la coppia Dado e Stefy; chi con un’attitudine strettamente figurativa, come Marco Teatro, Eron, Wany; e chi ha finito per raggiungere inedite forme di astrazione, come Pho, Rae Martini, Cano. Altri artisti, invece, come Microbo, Bo 130, Blu, Ericailcane, Ozmo, Abbominevole, sono da considerarsi i protagonisti di punta della nuova ondata di street artists (molti dei quali sono già entrati a pieno titolo nel sistema dell’arte “ufficiale”, pur continuando a lavorare attivamente anche in strada), con l’utilizzo dei media più diversi e con un’attività che non si limita al solo territorio italiano, ma tocca molte manifestazioni e festival internazionali. Molti di questi sono facilmente riconoscibili per il pubblico delle nostre città: da Pao (l’artista dei “panettoni-pinguino”), a Pus (l’artista degli scarafaggi), a Bros (salito di recente alle cronache per l’auto intitolazione della “via Bros - artista contemporaneo”), a Ivan il “poeta di strada” (“Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo”), a Tv Boy (l’artista del bambino con la testa-televisore), per continuare con Sonda, Sea, Dem, Nais, Gatto. Una sezione a parte della mostra sarà dedicata a un giocoso Bazar pop up, e riunirà oggetti, gadget, accessori, capi d’abbigliamento “griffati” e creati dagli artisti un po’ in tutto il mondo, a testimoniare l’incessante ricerca di nuove forme di comunicazione diffusa dell’arte contemporanea, fuori dagli schemi tradizionali del circuito ristretto gallerie-musei-riviste d’arte. Inoltre, sarà allestito un omaggio all’artista Professor Bad Trip, di recente scomparso, considerato uno dei protagonisti più ironici, irriverenti e dissacranti della cultura underground italiana.
L’Assessore alla Cultura di Milano Vittorio Sgarbi, il Premio Nobel Dario Fo e il critico d’arte Alessandro Riva di fronte alle opere di KayOne
La Repubblica
Milano martedì 10 aprile 2007
Con 4000 visitatori la mostra “Street art, sweet art” è la più vista del weekend pasquale. I graffitari battono Kandinsky e Paul Klee
Tutti al museo, Nella calda giornata di Pasquetta, chi ha deciso di restare in città per evitare le code del rientro da questo breve ponte ha scelto la cultura, riversandosi nei musei del centro tra i quadri di Kandinsky e Paul Klee. In testa alla top ten delle mostre più visitate c’è “Street art, sweet art” dalla cultura hip hop alla generazione pop up, che data l’altissima affluenza ( più di 35.000 visitatori dall’apertura) verrà prorogata fino al 25 aprile. Solo ieri il Pac, sede della mostra, ha registrato 2.500 ingressi, superando la mostra “Kandinsky e l’astrattismo in Italia” che ha registrato 1500 persone nel giorno di pasqua.
Catalogo Street Art Sweet Art
Curatore: Riva Alessandro - Edito da: Skira - www.skira.net
Prezzo: Euro 20,00 - Isbn (978): 8861302013
Il volume raccoglie i lavori di oltre trenta fra i talenti più interessanti della street art italiana. Questi artisti mostreranno l’altra faccia dell’arte degli anni a venire: un’arte che si nutre di un’estetica diffusa che ha le sue radici nel writing storico e nell’estetica della bomboletta spray, ma che è anche in cerca di idee nuove e di nuove forme di comunicazione diffusa, delle tecniche di “guerrilla marketing” come dei linguaggi e delle tecniche più nuove, dagli stikers agli stencil alle tante forme di “disordinazione urbana” presenti ormai ovunque nelle città di oggi. Tra questi artisti, alcuni provengono dalla primissima generazione di writer italiani, come lo stesso Atomo, Airone, KayOne, Rendo, per continuare con Dado, Joys, Wany, Phobia, Marco Teatro; altri fanno parte della nuova ondata di street artist, come Pao (l’artista dei “panettoni-pinguino”), Pus, Sonda, Bros, Nais, Ivan il “poeta di strada”, Blu, Microbo, Bo 130, Tv Boy, solo per citarne alcuni. Altri, infine, come Ozmo e Abbominevole, sono artisti già entrati a pieno titolo nel sistema dell’arte “ufficiale”, pur continuando a lavorare attivamente anche in strada. Concepito come catalogo della mostra che si tiene al PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) di Milano, il volume appare come la naturale evoluzione del libro I graffiti del Leoncavallo (Skira, 2006) che raccoglie i lavori più significativi del più famoso centro sociale italiano. Un museo a cielo aperto, come è stato definito dall’Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi che ha proposto di vincolare i muri per proteggere i graffiti che vi sono dipinti in modo da impedire che vengano abbattuti per poi rimpiangerli tra cinquant’anni. Il progetto di riqualificazione del lavoro dei writers, fortemente appoggiato dalla Casa Editrice Skira, mira a far conoscere come sui muri della città nuova, bianchi e innocenti, sono cresciute immagini stupefacenti come prati fioriti su vaste superfici di arazzi. “Essi sono abusivi per scelta: a priori, ovviamente; e anche a posteriori se si vogliono difendere. Se sono pronti a correre questo rischio, con l’imprudente consacrazione del PAC, rischiano di perdersi. Il loro destino non sono le pareti di un museo”. (Vittorio Sgarbi)
A sinistra: L’Assessore alla Cultura di Milano Vittorio Sgarbi, il Premio Nobel Dario Fo all’inaugurazione
A destra e sotto: KayOne durante l’allestimento della mostra Street Art Sweet Art
Alcuni articoli di giornale tratti dalla Rassegna Stampa del PAC:
MP3 "Milano is burning":
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